stadera da mercato
Tipo: a tripla portataCategoria: meccanica
cm 83 (a) 83 (l) 35 (p)
sec. XVIII
n. 23
Asta in legno di rovere a sezione circolare tarata in libbre secondo un sistema decimale. Sull'asta sono presenti tre scale di riferimento, ma una è posta lateralmente e non è utilizzabile. La portata minore non parte da 0; ogni 5 e 10 tacche ci sono segni di interpunzione a forma di Λ e ogni spazio fra due tacche è diviso in metà e quarti. La portata maggiore parte da 5 tacche oblique alla quale seguono 12 tacche lunghe divisa ognuna in 10 sottomultipli (da 5 a 17 o da 50 a 170?). L'estremità del braccio minore termina con un cappuccio in ferro battuto in cui sono inseriti i coltelli; l'estremità del braccio maggiore termina con una corona circolare in ferro per bloccare il romano. Romano in ferro forgiato a mano a forma di parallelepipedo con cappio e corrente ad otto in ferro piatto non estraibile. La stadera è sospesa mediante staffa, gancio ad occhiello e gancio ad uncino in ferro. Il piatto per la merce, realizzato in ferro, è di forma circolare leggermente concava ed è sostenuto da tre catene in ferro alla catalana con anelli allungati, riuniti in un anello sospeso alla stadera con gancio ad occhiello e staffa in ferro. Dall’anello di congiungimento delle catene pende anche un gancio ad uncino in ferro per la merce.
L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.
I tre coltelli sul braccio minore posti sulla medesima linea sono indice di una datazione arretrata.
L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.
I tre coltelli sul braccio minore posti sulla medesima linea sono indice di una datazione arretrata.
ultima modifica:
24/04/2017
type:pst
145096
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