bilancia per titolazione dei filati

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a bracci uguali
Categoria: meccanica
Casartelli Joseph & son  1892/ 1923  costruttore

cm 6.6 (a) 6.5 (la) 2.5 (p) l. giogo 5,7, custodia 4,3 x 8,1 x 8,2, tempiali 6 x 6; 4 x 4; 2,1 x 2,1
sec. XIX
1850 - 1899
n. 672
Bilancia a bracci uguali per la titolazione dei filati con giogo realizzato in filo di alluminio. Le estremità dei gioghi sono realizzate dal filo piegato in modo tale da formare un anello al quale è sospeso un gancio ad uncino che doveva sostenere la stoffa; all'altra estremità doveva essere appesa una serie di uncini che equilibravano la stoffa. Indice in alluminio rivolto verso il basso con contrappeso formato da pallina in bronzo; l'indice non è connesso al giogo ma quest'ultimo appoggia su prolungamento orizzontale dell'indice. Il giogo è sospeso ad una lamina in bronzo, recante al centro un foro, inserita all'interno di una fessura nella colonna che sostiene lo strumento. La colonna, di forma cilindrica, realizzata in bronzo, poggia su una base circolare modanata. In alto sulla colonna è avvitata mediante due viti in ottone una lamina in bronzo rettangolare con un lato corto ricurvo. Sulla colonna è inserito anche un sistema per limitare le oscillazioni del giogo.
Custodia in cartone rivestita esternamente di pelle colore viola e internamente di pelle color rosso e velluto color porpora. All'interno della custodia è presente un piano asportabile in legno rivestito di velluto color porpora con intagli per l'alloggio dello strumento e due nastri di raso color porpora per facilitarne l'estrazione dalla custodia. Chiusura mediante bottone in ottone. All'interno della custodia sono conservati tre tempiali in bronzo di forma quadrata per tessuti in cotone, lana e lino.


Questa bilancia tascabile per trovare il titolo di un filato è stata ideata nel nord dell'Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo. Il titolo di un filato è il rapporto fra una determinata lunghezza di filo e il suo peso; questo strumento non misura il titolo partendo dal filo ma dalla stoffa. Per la titolazione dei filati esistono tre sistemi diversi di numerazione: quello metrico, dove si considerano come unità di peso e di lunghezza rispettivamente 1000 grammi e 1000 metri (quindi il titolo è uguale al rapporto tra la sua lunghezza in metri e il suo peso in grammi); quello francese dove le unità sono 500 grammi e 1000 metri (quindi il titolo è uguale alla metà del rapporto tra la sua lunghezza in metri e il suo peso in grammi) e quello inglese con la libbra (453,59 g) e 840 yarde (=768 metri) per cui il titolo è il rapporto fra una determinata lunghezza di filo e il suo peso moltiplicato per il coefficiente 0,54.

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