bascula pesapersone

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a colonna
Categoria: meccanica
Barson Harry W.  notizie 1914-1921  inventore
Jennings Ode D. & Company  1874/ 1957  costruttore

cm 174 (a) 51 (la) 61.5 (p) diametro quadrante della scala 39,5
sec. XX
1921 - 1999
n. 661D
Bascula pesapersone a colonna funzionante a moneta con due leve in ferro con coltelli riportati in acciaio. L'estremità della leva lunga è collegata ad un tirante inserito entro una colonna in ferro porcellanato bianco. Il tirante si appende ad un nastro in acciaio, ammortizzato ad olio, che scorre su un giogo semicircolare; l'altra estremità del nastro è appesa ad una molla elicoidale contenuta in un cilindro in inox. Il quadrante della scala graduata, sorretto dalla colonna e posto in una testa circolare porcellanata, è in vetro con al centro una decorazione a specchio ed è tarato da 0 a 127 kg con divisione di 1 kg. L'indice a forma di ago in ferro smaltato rosso è rotante mediante un sistema cremagliera-pignone. La piattaforma della bilancia, di forma rettangolare, è in alluminio zigrinato antiscivolo. Sulla parte alta della testa è collocata una fessura per l'inserimento delle monete che vengono raccolte in un vano situato sul retro della colonna, in basso, accessibile aprendo uno sportello con serratura. Sul retro della testa è presente un coperchio in ferro apribile con una serratura per ispezionare i meccanismi della rotazione dell'indice e della caduta delle monete.
Due esemplari di monete da 20 centesimi (1921) in nichelio con testa dell'Italia che regge spiga e della Libertà librata; 43 esemplari di 20 centesimi Impero in acmonital (1 del 1939, 11 del 1940, 16 del 1941, 7 del 1942 e 8 del 1943); 19 esemplari da 5 lire in italma con timone e delfino (2 del 1951, 3 del 1952, 8 del 1953 e 6 del 1954); 29 esemplari da 20 lire in bronzo magnesio con testa dell'Italia e ramo di quercia (11 del 1957, 17 del 1958 e 1 del 1975).


Le bilance pesapersona funzionanti a moneta compaiono nel 1885; dapprima sono grandi e pesanti con basi in ghisa e mobiletti in legno o metallo, negli anni '20 vengono invece sostituiti da bilance con grandi teste in porcellanadenominate Lollipop (cioè lecca-lecca!). La Depressione determinò un cambiamento verso le più piccole bilance da persona a moneta che sparirono quasi del tutto negli anni '60. La domanda di brevetto del presente esemplare venne archiviata il 7 luglio 1919 col numero di serie 309046 e il brevetto venne pubblicato in data 8 marzo 1921 col numero 1370724. Questa pesapersone, costruita non per il mercato anglosassone in quanto non tarata in libbre ma in chilogrammi, era in uso sotto i portici di Modena in Canalchiaro 97 ed era di proprietà della profumeria Catellani che ne è il donatore. Le monete sono state trovate all'interno del vano di raccolta in basso sul retro della colonna; sono monete che vanno dal 1921 al 1958 ed una sola del 1975. Questo lascia supporre che la bilancia sia stata funzionante fino alla fine degli anni '50 e poi non più utilizzata.
data di invenzione: 1921

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