Pinacoteca Comunale di Faenza
Via S. Maria dell'Angelo, 9
Faenza (RA)
Speradio Savelli detto Sperandio da Mantova
1425 ca./ 1504 ca.
medaglia

bronzo
cm. 6.8 (d)
sec. XV
n. 213
Medaglia con effigie ed insegne di Galeotto Manfredi.
Sul fronte della medaglia, in bronzo realizzata nel 1477, vi è il profilo di Galeotto con la scritta “Galeotus Manfredus invictus martis alumpnus”, sul retro l’impresa della palma fiorita con la firma dell’autore “Opus Sperandei”.

Il mantovano Sperandio Savelli nel maggio 1477 passa dal lavoro come orafo, scultore e pittore presso la corte di Ferrara al servizio della signoria dei Manfredi impegnandosi a lavorare per cinque anni in bronzo, marmo, piombo, pittura e oreficeria. La sua attività si ferma però prima, ovvero nel novembre dello stesso anno, a causa delle lotte fra i due fratelli Galeotto e Carlo II conclusesi con il rafforzamento del potere di Galeotto.
Proprio per il nuovo signore faentino Sperandio realizza la medaglia che celebra Galeotto per il suo valore militare (“Alunno di Marte” è definito nella scritta sul fronte della medaglia), mentre resta incompiuta la medaglia di Carlo II.
Per Anna Tambini la medaglia del mantovano, che fu il più prolifico medaglista del secolo XV efficace soprattutto nei ritratti, è «tra i suoi esiti più felici per l’incisività del disegno e per l’efficacia realistica del ritratto che ben ci restituisce l’immagine del signore faentino».