Museo della Battaglia del Senio
Piazza Resistenza, 2
Alfonsine (RA)
produzione italiana
calco

gesso
cm 12 (d)
sec. XX (1944/03 - 1946/09/01)
Calco in gesso per la realizzazione di timbri che reca l'iscrizione ad incavo: "Comando Piazza del C.D.L.N. Ravenna" con al centro una stella a cinque punte. Reca sul verso, stampigliato su un foglio di carta incollato, il numero di inventario 07333 e il timbro ovale con la scritta "Istituto Storico della Resistenza Ravenna".

Il calco è stato depositato all'Istituto Storico della Resistenza di Ravenna da Alberto Pirazzoli (detto "Ivan") insieme ad altro materiale di proprietà dell'ex Comando della 28ª Brigata Garibaldi (protocollo 095/D del 26 giugno 1964).
Nel marzo del 1944 fu costituito a Ravenna il Comitato di Liberazione Nazionale provinciale, l'ultimo dell'Emilia Romagna. Il Comitato impostò un intenso programma politico e militare seguendo le direttive che il CLNAI (Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia) andava diffondendo nell'Italia occupata sia per indirizzare la lotta armata, sia per definire in anticipo le modalità necessarie per assumere il governo al momento della liberazione. Attraverso il Partito Comunista fu costituita una rete periferica di comitati per estendere fino alla base le strutture politiche della lotta. Il CLN coinvolse nella lotta di liberazione tutte le categorie sociali, in particolar modo il mondo agricolo che diede un contributo notevole alla lotta. Il CLN a liberazione avvenuta, assunse il governo dei territori della provincia ed avviò un programma economico volto ad organizzare democraticamente la ripresa delle città, coadiuvato dalle Giunte popolari. Su disposizione di una delibera nazionale, tutti i Comitati di Liberazione e le Giunte popolari del ravennate furono sciolte il 1° settembre 1946.