Museo Interreligioso di Bertinoro
Via Frangipane, 6
Bertinoro (FC)
Renda Ascanio
1951/
scultura

mosaico,
legno,
argento
cm. 93 (la) 122 (a)
sec. XXI (2004 - 2004)
n. 219
Nell'opera "Padre Nostro", il maestro Ascanio Renda ha ripreso la dimensione sacrale, che caratterizza spesso la sua opera, portandola ad un livello di puro linguaggio, tracciando tutte le lettere che formano la preghiera. Per questa basilare invocazione al Signore, Renda ha scelto la severità arcaica della tecnica musiva più "elementare", costituita dall'alternanza "classica" e rigorosa del bianco e del nero. Renda ha deciso di rappresentare l'orazione, dando spazio alla sonorità profonda delle parole del Padre Nostro, dove l'alternarsi della luce piena e della più densa oscurità dà vita ad un tracciato quasi musicale che accentua il messaggio trasmesso dalla disposizione dell'alfabeto musivo.
Nel mondo antico non era sconosciuta l'attribuzione della paternità a Dio: si incontra qualche volta nell'Antico Testamento; greci e romani, poi, definivano spesso Zeus/Giove come "il padre degli déi e degli uomini". Consegnando il "Padre nostro" alla comunità come modello di preghiera a Dio per tutti i tempi, Gesù da una parte raccoglie questa eredità antica e dall'altra fa della paternità il perno stesso della figura divina, inserendovi un tratto originale: infatti i cristiani possono rivolgersi a Dio come "padre" perché Gesù stesso si rivela come "figlio" di Dio e loro "fratello" nella carne.