Museo Etnografico Romagnolo "Benedetto Pergoli"
Corso della Repubblica, 72
Forlì
[pompa par l'aqua]

strumenti e accessori
rame
latta
ottone
legno
ferro
acciaio
caucciù
fibra vegetale/ canapa
cm.  55 (a) 18 (la) 45 (l)
inizio sec. XX
Si tratta di un recipiente a base rettangolare con i bordi arrotondati. E' tutto di rame ad eccezione della sommità e del fondo che sono di latta. Dal centro della sommità fuoriesce un sottile tubo di ottone che piega ad angolo retto e su cui è infilato un tubo nero in caucciù in cui si innesta l'erogatore metallico. Sempre sulla sommità si trovano un foro coperto da una fitta grata metallica e tre viti a galletto che fermano un coperchio piatto, sagomato, attraverso il quale scorre in senso verticale una barra collegata all'interno con il mantice e all'esterno, tramite bulloni e dadi di ferro e di ottone, con un'altra barra verticale. Questa è messa in movimento da una leva leggermente obliqua rispetto al recipiente, costituita da un'asta di ferro a sezione rettangolare, dotata di impugnatura di legno. Su un lato lungo del recipiente sono fissate due stringhe di tessuto dotate di anelle e gancini, le quali permettevano all'operatore di portare l'irroratrice sulle spalle. Dalla parte opposta si trova il marchio a rilievo, costituito da un ovale in cui si trova la scritta: "*MARCHIGIANA* IL MIGLIORE DELLE POMPE IRRORATRICI", e al centro, sotto uno scudetto crociato, "G.V.M.".

sulfurazione delle viti
Funzionava come una pompa; la compressione veniva effettuata tramite una leva azionata dalla stessa persona che dirigeva il getto e che portava la pompa sulle spalle, come uno zaino