Pinacoteca Civica "Graziano Campanini"
Via Rizzoli, 2
Pieve di Cento (BO)
Ponti Velda
1934/ 2020
dipinto

tavola/ pittura ad acrilico
cm 165 (la) 150 (a)
sec. XX (1988 - 1988)
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Velda Ponti, nata a Faenza nel 1934, frequenta la scuola serale di disegno di Tommaso Minardi. Nel 1964 sposa lo scultore e ceramista Walter Bartoli e nel 1968 si trasferisce a Brisighella dove ha modo di conoscere approfonditamente il lavoro dell’artista Mattia Moreni, da cui ricava una maggiore attenzione alla componente espressionista. Il suo primo significativo ciclo pittorico è del 1969-1973 con i Carciofi. Seguono i cicli: Uccelli e Paesaggi (1973-1979), una ricerca che prende spunto dall’opera di Bacon, Ritratti (1978-1982), dove compaiono volti e figure di personaggi legati alla realtà quotidiana della pittrice. Dal 1983 al 1985 collabora con Mattia Moreni. Del 1986 sono i cicli Farfalle e Mangiatori di farfalle, dove la pittura assume una maggiore libertà cromatica e formale. Significativa l’influenza del gruppo CoBrA, in particolare di Appel e Jorn mentre nell’ambito informale il riferimento più significativo è Georges Mathieu. Seguono i cicli: Ricordi (1987-1989), Identità dimenticata (1989-1991), dove Ponti abbandona la ricerca più specificamente espressionista e rivolge il proprio interesse ai caratteri tipografici, Parole e segni (1991) dove emerge la dinamica spazio-forma-colore, Alfabeti (1993-1995) in cui la scrittura si sviluppa solo come forma estetica, Eroi di carta, eroi di pietra (1996-1998) dove a livello tecnico, la tela viene preparata con una base di sabbia e colla poi ricoperta di carta leggera, Contaminazioni (1999) in cui emerge una linea meno naturalistica trovando nel video e nella televisione originali spunti creativi. Con il ciclo Forse sono labbra (2000) l’immagine si avvicina alla fisionomia umana e in Coperte (2001-2002) le immagini si scoprono e si iniziano a leggere nuove forme come farfalle e volti. Dal 2003 al 2005 la ricerca di Velda Ponti prosegue con i cicli Fiori per una bandiera, Meglio le bambole, Esseri senza nome.
Ha iniziato la propria carriera espositiva nel 1957 e da allora ha esposto ininterrottamente soprattutto in Emilia Romagna, Toscana, a Roma e a Madrid.
Cfr. http://www.exibart.com/profilo/eventiv2.asp/idelemento/27728