Ospedale Morgagni-Pierantoni
Viale Forlanini, 34
Forlì (FC)
rilievo
ceramica policroma

sec. XX

Guadagnini, nel suo testo del 1992 su D'Augusta, evidenzia molto bene le caratteristiche delle opere dell'artista, che si ritrovano anche in Stagioni: “Sono, le opere di D’Augusta, intarsi di una sensibilità che poco concede al gusto corrente, sismografi di una ricerca estrema sui limiti dell’espressione pittorica, in bilico, sempre, tra l’estroversa e complessa apparizione dei materiali e l’introversione di una disciplina pittorica di decantato lirismo, di rarefatta qualità emotiva. Pittura d’intensità, di baluginii luminosi colti sull’orlo della sparizione nel magma degli strumenti convocati a costruire l’immagine, pittura che interroga se stessa a cercare il proprio luogo, le forme possibili del proprio inveramento in spazio e immagine. […]
Ad emergere, in tale avventura pittorica, è, probabilmente, la figura del velo, del differimento visivo, a volte esplicitamente dichiarata attraverso le reti metalliche, la sovrapposizione delle tele, l’accecamento luminoso, a volte implicito nel corpo stesso di una pittura le cui matrici e necessità espressive traspaiono attraverso il filtro d’una sublime indifferenza decorativa, e vengono richiamate alla superficie dall’intensità narrativa del segno, dal fantasmatico apparire della forma.” (Guadagnini W. in Tiboni G., 1992)
Stagioni fu realizzata a seguito di un concorso pubblico indetto nel 1965 per abbellire il padiglione “Raffaele Rivalta” presso l'ex Ospedale G.B.Morgagni.