Pinacoteca Civica "Graziano Campanini"
Via Rizzoli, 2
Pieve di Cento (BO)
Vides Mejia Josè
1903/ 1993
stampa

carta/ xilografia
cm 30 (la) 20 (a)
sec. XX (1968 - 1968)
Xilografia a un colore dove è rappresentato, in primo piano, un cayuco, la tipica e rudimentale canoa sudamericana, inserito in un paesaggio fluviale o marino.

Vides Mejia Josè, nato a San Salvador nel 1903, fu pittore, scultore e incisore. Ha vissuto la maggior parte della sua vita nella Piana di Renderos, vicino Panchimalco. E' stato sposato con Clementina Suárez, poetessa honduregna.
Ha iniziato la sua formazione come artista all'età di 15 anni allorché studiava disegno e pittura (1918-1922) presso la Scuola Nazionale di Arti Grafiche "Carlos Alberto Imery”.
Nel 1922, con una sovvenzione da parte del governo del Messico, ha frequentato l’Academia de San Carlos a Città del Messico, dove è rimasto fino al 1927. Ha avuto come insegnanti Tlaplan Alfredo Ramos Martinez e il giapponese Tamiji Kitagawa; quest'ultimo gli ha insegnato l'arte dell’incisione su legno. La sua permanenza in Messico è stata determinante per i sui sviluppi artistici: è stato introdotto ai muralisti messicani, all'arte moderna francese e giapponese.
Dopo un periodo trascorso nel suo paese, tra il 1948 e il 1949 tornò in Messico, dove frequentò il Seminario sulla prova di materiali e pratiche di pittura murale al National Polytechnic Institute. In questa occasione cominciò ad utilizzare la vinilite (resina ricavata per polimerizzazione da composti vinilici, sorta di sigillante) con cui andrà a sostituire la pittura ad olio.
Dal 1940 al 1948 fu professore di disegno presso la Scuola Nazionale di Arti Grafiche, di cui è stato direttore dal 1949-1950. Da lì passò al Dipartimento di Belle Arti, di cui è direttore fino al 1960.
Nel corso della sua vita ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed ha partecipato a svariate mostre personali e collettive in El Salvador, Costa Rica, Messico, Stati Uniti e Spagna. Alla fine degli anni Ottanta è stato vittima del glaucoma che ha causato la sua perdita progressiva della vista. E’ morto a 90 anni, a San Salvador, nel 1993.
La sua arte murale, che gli è valsa amicizie come quella con Diego Rivera e Frida Kahlo, lo ha portato a vivere in una delle comunità culturali più famose di El Salvador: Panchimalco.
Il lavoro di Mejia Vides non è solo percepito per la valenza estetica, ma anche per la somma di valori etnografici, antropologici e botanici presenti nelle sue opere. "