Pinacoteca Civica "Graziano Campanini"
Via Rizzoli, 2
Pieve di Cento (BO)
Abramo Livio
1903/ 1992
stampa

carta/ xilografia
cm 28 (la) 24 (a)
sec. XX (1965 - 1965)
Xilografia a un colore.

Il noto disegnatore, incisore e acquarellista Abramo Livio parla di se stesso: "Sono nato 23 giugno 1903 in Araraquara, stato di San Paolo, in Brasile, figlio di genitori italiani. Mio padre era un liberale e il padre di mio padre era un anarchico. Tali condizioni hanno segnato definitivamente la mia posizione e quella dei miei fratelli, circa la vita ... "
Sebbene fosse nato in Brasile, ha adottato il Paraguay come la sua nazione ed è stato in questo paese che ha sviluppato la fase matura di un lavoro ritenuto oggi in tutto il mondo come emblematico.
La citazione di cui sopra appartiene alla presentazione della mostra "Etapas de un itinerario: Grabados, dibujos, Acuarelas de Livio Abramo" (Fasi di un itinerario: incisioni, Disegno e Aquarelli di Livio Abramo). Nei primi anni Cinquanta ha viaggiato per quasi due anni in Europa accompagnato dalla figlia Larissa e ha visitato i musei più fomosi. E' stato anche giornalista così ha intercalato le sue attività artistiche con la sua attività giornalistica e sindacale. È stato anche a causa di questo, che finì in carcere più volte.
Ha inoltre detto di se: “Credo che io appartengo alla grande corrente di artisti che, dal tempo della preistoria ad oggi, hanno utilizzato la natura come fonte d'ispirazione.” Celebri sono i suoi disegni e acquarelli su "Río de Janeiro", "Macumba" e "negritudine" soggetti, in cui ha cercato di mostrare il fascino della città Carioca e la figura di "Dina", il fascino della bellezza nera.
Sue incisioni si trovano al British Museum di Londra, ai Musei del Vaticani, al Metropolitan Museum di New York, al Philadelphia Museum, alla Biblioteca Nazionale del Louvre a Parigi, ai Musei Arte di São Paulo e Rio de Janeiro, al Visual Arts Center di Asunción, e anche in numerose collezioni private.
Ammirato per la sua straordinaria umiltà, la sua sostanza umana, la sua gentilezza, la correttezza e la limpidezza dei suoi pensieri da molti artisti del Paraguay è considerato giustamente come uno dei rinnovatori del linguaggio della xilografia del XX secolo. Muore ad Asunción, la capitale del paese che gli ha dato i suoi anni migliori, il 26 Aprile, 1992, pochi mesi prima di compiere 89 anni.