Pinacoteca Civica "Graziano Campanini"
Via Rizzoli, 2
Pieve di Cento (BO)
Palmqvist Sven
1906/ 1984
Aberg Ernst
notizie 1930
manifattura Orrefors
vaso

vetro/ soffiatura/ incisione
cm. 23 (a)
sec. XX (1936 - 1939)
n. 14
Vaso in vetro trasparente e incolore, soffiato e inciso con motivo di danzatrice con fiori.

Edvin Öhrström nasce a Burlöv (Svezia) nel 1906, scultore e designer, collabora con la Orrefors dal 1936. Muore nel 1994. Quando nel 1913 Johan Ekman compra il territorio boschivo intorno al lago Orranäse nel sud della Svezia, probabilmente non sa che in esso è compresa anche una vetreria di nome Orrefors che dal 1898 produce semplici articoli di uso domestico. L'opportunità evidentemente lo affascina e decide di metterla a frutto avviando una produzione di vetro decorativo che richieda comprovate abilità tecniche ma soprattutto una particolare vena artistica. Per la prima esigenza vengono assunti alcuni abili soffiatori, fra cui Knut Bergqvist, il miglior maestro vetraio dell'epoca, e validi decoratori, come Heinrich Wollman, incisore boemo specializzato nei vetri multistrato alla maniera di Gallé. Ma è chiaro che non basta perchè, come Ekman stesso aveva intuito, era necessario un cambiamento radicale e un forte estro creativo. Sono Simone Gate, assunto nel 1916, e Edward Hald, nel 1917, a portare questa ventata di energia. Entrambi sono pittori (Gate proviene dalla tradizione classica, Hald invece era allievo di Matisse a Parigi) e nessuno dei due ha avuto precedenti esperienze nel campo del vetro, ma entrambi intuiscono subito le possibilità offerte da tale materiale, studiando e sviluppando un raffinato repertorio di tecniche, di cui le più importanti e nuove sono i vetri "Graal" e "Ariel". Il vetro Graal comporta una lavorazione in fornace successiva all'intaglio a cammeo e un rivestimento finale in vetro trasparente, che dà quell'aspetto fluido che evidenzia la natura liquida del materiale. Anche il vetro Ariel, creato intorno al 1930, è un vetro rivestito in cui il motivo decorativo, a volte arricchito con inserimenti di vetro colorato, viene sabbiato nel corpo del vaso, creando canali e tasche nei quali l'aria rimane intrappolata da un secondo strato in vetro trasparente. Così punteggiature di bollicine, leggerissimi reticoli, giochi ed effetti ottici diventano la cifra stilistica di questa manifattura. Se queste sono, come si è detto, le tecniche nuove, non bisogna dimenticare i livelli di precisione e di raffinatezza a cui Gate e Hald hanno saputo attingere con i loro vetri incisi, trasparenti e per lo più incolori, sulla cui superficie danzano lievemente donne nude, per il primo di ispirazione classica, per l'altro, formatosi alla scuola innovativa di Matisse, in una atmosfera vagamente esotica resa però attraverso linee essenziali. Negli anni Trenta la tendenza è ancora la stessa ma il disegno si fa più stilizzato e dinamico e le figure più piene e marcate in quanto ancora più profondamente incise su un vetro più spesso. Indubbio quindi il ruolo di questi due artisti nella manifattura Orrefors: antesignani di un nuovo gusto, precorritori di nuovi orientamenti, anticipatori di figure nuove nella struttura della produzione vetraria. Ma ulteriori stimoli giungono nei decenni successivi, e provengono da artisti altrettanto geniali come Vicke Lindstrand, Edvin Öhrström, Nils Landberg, Sven Palmqvist, lngeborg Lundin. Fra questi il maggior innovatore dal punto di vista tecnico è indubbiamente Palmqvist, entrato nella fabbrica nei 1936, che ha contribuito a sviluppare la tecnica 'Kraka', in cui un motivo decorativo a rete punteggiato da bollicine d'aria viene imprigionato tra due strati di vetro, o il vetro 'Ravenna', una delle più eleganti creazioni della moderna vetraria. Che dire poi di Landberg, maestro soffiatore, e dei suoi vetri dai colori delicatissimi, dei vetri incisi di Lindstrand con scene sottomarine o con plastici ritratti di donne nude, degli eleganti pezzi 'Ariel' di Öhrström ed infine dalla 'Mela' di Lundin, universalmente conosciuta?