Museo della Rocca di Dozza
Piazza della Rocca 6/a
Dozza

arredi e suppellettili
terracotta (?)
calce
sabbia
pigmenti
cm 150 (a) 251 (l) 77 (p)
Altezza 150: (piano di lavoro 80 cm + 70 cm sponda laterale)
ante 1960
n. senza numero
Struttura in muratura, costituita da due sponde laterali e un piano d'appoggio piastrellato, inclinato verso il centro.

lavare tegami, piatti, stoviglie/scolo delle acque reflue
Usato come piano di appoggio per il lavaggio di tegami, piatti e stoviglie all'interno di appositi recipienti. L'acqua utilizzata per questa operazione e per altre attività domestiche (lavaggio di verdure, ortaggi, ecc.) veniva versata sulla superficie inclinata dell'acquaio, e così convogliata verso il foro centrale (oggi murato), dal quale fuoriusciva.
L'assetto attuale dell'acquaio corrisponde allo stato della struttura al momento dell'acquisto della Rocca da parte del Comune di Dozza (1960). Come la maggior parte degli antichi acquai domestici, la struttura in origine era probabilmente dotata di un foro centrale per lo scolo delle acque reflue, comunicante con un tubo di scarico, o direttamente con l'esterno (cfr. Scheuermeier, Il lavoro dei contadini, vol. II, p.58).