arredi e suppellettili
sec. XIX
contenere bevande
Usato per servire a tavola acqua e vino.
P. Scheuermeier (Il lavoro dei contadini, vol. II, pp. 38-39) osserva che i boccali con beccuccio schiacciato, "divisi nella forma dell'Italia settentrionale e in quella abruzzese-pugliese-siciliana, hanno in comune il fatto che si possono appoggiare comodamente alla bocca i due lati sporgenti del beccuccio per bere direttamente come si fa nel meridione".
L'esemplare oggetto di catalogazione è riconducibile alla produzione pugliese, in particolare alla tipologia dello #strulu#, la cui decorazione risulta fortemente standardizzata: all'orlo superiore troviamo sempre una doppia fascia ottenuta con due colori, spesso l'ocra e l'arancio, e frequentemente sono impressi, tramite una spugnetta, rosette in manganese; le scenette ritratte sul ventre, solitamente tra due alberi, sono fortemente stereotipate e ripetitive, infatti alcuni elementi della figurazione, come le fronde degli alberi e alcune ombreggiature, sono ottenute tramite stampi predeterminati (cfr. S. Pansini, Ceramiche pugliesi dal XVII al XX secolo, pp. 333-334)