Museo della Rocca di Dozza
Piazza della Rocca 6/a
Dozza (BO)
Pasinelli Lorenzo
1629/ 1700
Altra Attribuzione: Pier Francesco Cittadini
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 355 (la) 265 (a)
sec. XVII (1663 - 1664)
n. SP15
Il dipinto a olio su tela raffigura Tommaso Campeggi con la sua famiglia; sullo sfondo, a sinistra, è dipinta una grande tenda rossa.

L'opera è di grandi dimensioni e presenta ben dodici figure ritratte, tutte appartenenti alla famiglia di Tommaso Campeggi, protagonista della scena. Il dipinto è stata realizzato tra il 1663 e 1664, epoca in cui il pittore si trovava ospite della famiglia Campeggi a Roma (fu eseguito in cambio dell'ospitalità ricevuta). L'opera, precedentemente individuata come di mano di Pier Francesco Cittadini, è stata attribuita su base documentaria a Lorenzo Pasinelli da Carmela Baroncini (in "Figure come il naturale", a cura di D. Benati, Milano 2001, pp. 35-49 e pp. 100-102). Gian Pietro Zanotti, discepolo del Pasinelli, racconta nel 1739 - e dopo di lui Crespi (1769) e Oretti (fine sec. XVIII) - come il pittore fosse stato ospite a Roma nel 1663 del senatore Campeggi, eletto ambasciatore di Bologna presso il Papa: in ringraziamento dell'accoglienza ricevuta il Pasinelli avrebbe così ritratto il senatore e la sua famiglia. Documenti di archivio confermano che il Pasinelli aveva abitato presso il senatore. Era quanto mai credibile che, allo scadere del mandato, il Campeggi avesse portato a Bologna, nel Palazzo in San Mamolo, il ritratto. Ma quando, estintosi l'ultimo dei Campeggi , nel 1728, i Malvezzi ereditarono per discendenza femminile l'immensa fortuna del casato, compresi il castello di Dozza e il palazzo in San Mamolo, è assai probabile che il dipinto venisse trasferito o al castello o a Casa Malvezzi in San Donato (ora Zamboni), dove lo registra il Crespi nel 1769. Venduto poi il palazzo Campeggi di San Mamolo nel 1739, proprio Dozza divenne la residenza nobiliare dei Malvezzi, cui papa Benedetto XIII concesse tutti i dirittti dei Campeggi, con l'obbligo della assunzione del nome del casato estinto, da allora in poi Malvezzi-Campeggi.