Istituto Tecnico Industriale "Leopoldo Nobili"
Via Makallè, 10
Reggio Emilia (RE)
Leonardi Nello
1917/ 2004
dipinto
tela/ pittura a olio

sec. XX (1967 - 1967)

In questo paesaggio lunare si avvertono influenze del post informale, con suggestioni vicino a Vacchi per forme ed accostamenti cromatici.
Vi è una scarsa matericità del colore.
I prodromi del soggetto sono in "Cranio di bricco alle sorgenti del Secchia" del 1966, cui seguono nello stesso anno "Alle sorgenti del Po" e "La luna sul castagneto", in cui prevalgono i toni violacei e i blu.
Si avverte una duplice attenzione per il reale e il naturale che "negli anni Sessanta si rivolge preferibilmente a piccoli squarci di paesaggio" in cui "si avverte molto spesso la suggestione del segno espressionista di Guttuso [con il quale stringe un rapporto d'amicizia] ed un interesse per tagli [...] prospettici quasi surrealisti." (Berti G., Gualdi S., Mussini M., 1998, p.15)
Nel 1947 ha luogo a Reggio Emilia la “Mostra della giovane pittura emiliana“ con le presenze di Ennio Morlotti, Pompilio Mandelli, Renato Guttuso, Ernesto Treccani, Ilario Rossi e Bruno Tassinari. Leonardi ne recepisce le istanze ma è l’interprete del realismo socialista togliattiano insieme a Vittorio Cavicchioni.
A metà degli anni Cinquanta attraversa una crisi legata al realismo: “La lingua realista si evolve lentamente verso un naturalismo che presenta accenni astrattisti ed informali in cui recupera gli insegnamenti di Virgilio Guidi, manifestati da un segno più approssimativo e materico […]in "Lungo il fiume" del 1966 si avverte la ricerca della struttura primaria degli oggetti, con sterpi e rocce evidenziati non più mediante il disegno ma soltanto attraverso il colore, cosicché le forme sono rese indistintamente, come avvolte dalla nebbia [teso] ad individuare la vita interiore delle cose” sulla scorta dell’ultimo naturalismo. (ibidem)