MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni, 14
Bologna (BO)
installazione
lastra di vetro, cuneo di acciaio, piattina in alluminio
distanza max dalla parete 21,5
cm 100 (la) 200 (a)
sec. XX (1968 - 1968)
n. 7908/d

Eliseo Mattiacci ( Cagli 1940 ).
Al 1961 risale la sua prima mostra, una collettiva dedicata ai giovani artisti della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, in occasione della quale vince il primo premio per la scultura con l'opera Uomo meccanico. Nel 1964 si stabilisce a Roma.
Del 1967 è la sua prima mostra personale: Mattiacci invade la galleria La Tartaruga di Roma con un tubo snodabile di ferro nichelato, lungo 150 metri, smaltato di giallo agip, che ha trasportato per le strade della città insieme ad un corteo di persone. Il Tubo, modificato in relazione ai diversi contesti, è presentato lo stesso anno nelle mostre collettive svoltesi a Foligno, a Parigi, alla Galleria La Bertesca di Genova, nella mostra "Mattiacci - Pascali" alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Nel 1971 Mattiacci espone se stesso a L'Attico con le braccia ed il busto ingessati; nel 1976 installa Essere - respirare alla galleria La Salita di Roma, dove gli spettatori affermano la loro presenza imprimendo la parola "Essere" su una lastra di piombo. Nel 1981 il Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano gli dedica una mostra personale insieme a Vito Acconci. Mattiacci espone, tra le altre opere, l'installazione Roma 1981, una versione della quale, realizzata in cemento e intitolata Nato sulla città e rapportato alla città viene successivamente collocata lungo le mura di Terni. A partire dagli inizi degli anni Ottanta il lavoro dell'artista si sviluppa nella direzione di quelle opere che Bruno Corà ha defìnito "Opere spaziali - cosmiche - astronomiche"..
Nel 1989, nato da una idea di Eliseo Mattiacci, si inaugura il Centro per la Scultura Contemporanea Torre Martignana di Cagli, con opere, oltre che di Mattiacci, di Pietro Coletta, Marco Gastini, Icaro, Hidetoshi Nagasawa, Nunzio, Pino Pascali. Nel 1992, nell'ambito di una serie di eventi promossi da Bruno Corà e raggruppati sotto il titolo "Micce", dà vita ad Un ascolto di vuoto, una azione installazione ambientata nella cava di Sant'Anna nei pressi del Passo del Furlo (Pesaro), ripetuta nel dicembre del 1993 nel caos di un cantiere edile ad Alexanderplatz a Berlino. Tra il maggio ed il giugno del 1993 tiene un'ampia mostra negli spazi Prada-MilanoArte a cura di Fabrizio D'Amico. Nello stesso anno l'istituzione Premio Marche gli dedica una mostra antologica presentata prima ad Ancona e, successivamente, all'Istituto Culturale Italiano di Parigi, a cura di Renato Barilli.. Tra luglio ed ottobre Pesaro gli dedica un'ampia mostra, a cura di Bruno Corà, che inaugura il Centro per le Arti Visive ospitato nell'ex pescheria ottocentesca. In questa occasione lungo il vecchio porto della città viene installata, in permanenza, la scultura Riflesso dell'ordine cosmico. Risale alla primavera del 1997 la mostra personale di Mattiacci allo Studio Casoli di Milano. A partire dal 1997 il Centro per la Scultura Contemporanea Torre Martignana di Cagli, sotto la direzione di Fabrizio D'Amico, si arricchisce delle opere di altri artisti, pubblica il primo numero dei Quaderni della scultura contemporanea e dedica un omaggio a Mattiacci disseminando nella zona antica ed archeologica di Cagli otto lavori di grandi dimensioni in ferro, acciaio e corten, catalizzatori di energia, in contatto diretto con lo spazio cosmico.
Nel 1998 presenta nella mostra "Onde" che si tiene a Roma, a Opera Paese, una nuova serie di lavori; partecipa all'evento insieme allo scultore Vittorio Messina e ai musicisti dell'Ensemble Alter Ego. Nello stesso anno espone alla Galleria Spazia, Bologna.
Del 2000-1 è "Dentro il cosmo", allo Studio Casoli, Milano.
Del 2002-3 "Capta spazio", alla Galleria dello Scudo, Verona.
Del 2004 è "Eliseo Mattiacci. Misurazione di corpi celesti e altre invenzioni 1968-2004", Galleria dell'Oca, Roma
Molte sue opere occupano spazi aperti: Un ascolto di vuoto (1992) presso la cava di S. Anna - Passo del Furlo; Riflesso cosmico-dall'alba al sorgere del sole (1994) sulla pista di pattinaggio di Cervinia; Le vie del cielo (1994) nell'alveo del fiume Bidente (Forli'); Equilibrio compresso nella rocca di S. Giminiano (1995), Dove circolano le idee (con la quale ha vinto il premio speciale conferito da The Hakone Open Air Museum di Tokyo nel 1995); Riflesso dell'ordine cosmico, nel porto della citta' di Pesaro (1996); Ordine (1995) nel Parco di Villa Glori a Roma (1997); Dentro il Cosmo nei Mercati di Traiano a Roma (2000-2001), Porta di Castelgirone a Brufa (2003), Occhio del Cielo all'Universita' di Los Angeles (2005) e Grande disco con segni astrali del1989, presso le Antiche mura di Cagli (2006).