Museo Morandi
TEMPORANEAMENTE trasferito in Via Don Minzoni 14 - c/o MAMbo
Bologna (BO)
dipinto
tela/ pittura a olio
cm. 65 (la) 58 (a)
sec. XX (1934 - 1934)
n. Vitali n. 180
Paesaggio a Roffeno con casolare, covone e folta vegetazione.


Dal 1934 al 1938 Morandi passa i mesi estivi non più a Grizzana, sul crinale affilato tra le valli del Reno e del Setta, ma a Roffeno, quasi nel fondovalle, tra boschi e prati ove regnano una rigogliosa vegetazione e intensi contrasti di luce ed ombra. I paesaggi di questo periodo registrano il mutamento di atmosfera e si fanno più morbidi e pastosi, folti di verde bagnato d'acqua, abitati da case accucciate tra i pagliai e percorsi da stradine silenziose sotto profili montani più arrotondati. Si è detto che nel 1939 l'artista viva il suo periodo più naturalistico, quasi che nelle tele e nelle incisioni del 1927-1929 si possa avvertire "un sentore di Ottocento" (Arcangeli): certo che, se in apparenza ciò può valere anche per questo Paesaggio, a ben guardare si scopre che la diversa profondità del colore è dovuta ad una diversa situazione di luce e spazio, cui l'artista reagisce imemdiatamente con la sua straordinaria acutezza percettiva e la sua capacità di trasformare lo spirito sensoriale in immagine.(...) Sempre irmasto in casa Morandi, il dipinto è esposto per la prima volta dopo la morte dell'artista, nel 1965, alla mostra organizzata ad Edomburgo da Luigi Magnani. nel 1984 viene donato dalle sorelle Morandi al Comune di Bologna. (Marilena Pasquali)