E-R Design – Estetica del quotidiano negli istituti culturali

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All’evoluzione del design concorrono vari fattori: il rapporto tra arte e tecnica, l’importanza della radice del design industriale nelle arti applicate, trasformatasi con operosa complessità nell’associazione di artigianato, arti visive e scoperte tecnologiche e industriali, la straordinaria comunione osmotica tra arte, architettura, scienza e tecnica che il design riflette nel suo uso quotidiano e che testimonia l’evoluzione culturale, tecnologica ed economica della società occidentale degli ultimi centocinquant’anni.

Il censimento del design negli istituti culturali della regione Emilia-Romagna promosso dall’Istituto Beni Culturali ha indagato 439 realtà museali di cui 50 hanno dimostrato nuclei collezionistici inerenti la materia – disegni, progetti, prototipi, oggetti – che per i suoi indefiniti e ambigui confini è stata circoscritta in alcuni insiemi, e sottoinsiemi a seconda del caso, in base ai più recenti studi sull’argomento (A. Bassi, 2008; F. Clivio, H. Hansen, P. Mendell, 2014; M. Vitta, 2011).

Il materiale inerente il design è stato enucleato dal resto delle collezioni, fotografato e schedato utlizzando la scheda N (Nucleo), a sua volta agganciata alla scheda principale M (Luogo contenitore) di riferimento, e inserito nel Catalogo digitale del Patrimonio Culturale.

Tale censimento ha messo in evidenza un atlante delle tipologie così suddiviso in base all’ADI Design Index: design per l’abitare, arredo urbano, design per la persona, design per la mobilità, design per il lavoro, design dei materiali e dei sistemi tecnologici, design per la comunicazione.

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